domenica 24 febbraio 2008

segnali di civiltà

Pare incredibile, ma anche in periodi come questo, in cui il segno dei tempi è dato dalla richiesta di introdurre il diritto (???) alla obiezione anche per farmacisti (?????) ed infermieri (???????), il documento dell'Ordine dei Medici sembra volere riportare le argomentazioni ad un livello "quasi" da paese moderno (e laico non mi azzardo a dirlo, se no la Binetti prende nota mi candida al prossimo giro di rogo). Basta scorrere il commento di Repubblica per accorgersi che non si tratta di una presa di posizione di una accolita di stregoni dediti a riti satanici, ma semplicemente di persone che ritengono che i valori della professione che hanno scelto di svolgere ha un ruolo fondamentale non solo nella tutela della salute delle persone, ma è anche portatrice di valori sociali ed etici che confliggono con le viste retrive di una parte del paese che prova una irrefrenabile nostalgia per le mammane e ferri da calza.
Speriamo che questa presa di posizione (in attesa della scomunica di tutti i medici aderenti da parte del CEI) abbia la giusta rilevanza su tutti i media; al meno alla pari delle costernate (e prevedibili) rimostranze (leggi "strali") che ci aspettiamo da un momento all'altro dal Cupolone.

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