martedì 11 novembre 2008

A cosa serve Facebook ad un migrante digitale

Bene, lo so; tutto il mondo lo aspettava: ho fatto il mio esordio su Facebook. Da questo approccio con il “mondo nuovo”, sono scaturite alcune considerazioni.
Facebookserve a trovare le persone, e nello specifico:
- compagni di classe delle superiori (nessuno, ma dove sono finiti tutti i geometri?);
- ex fidanzate non rintracciabili nell'elenco telefonico (forse una);
- altre persone con il mio cognome (alcune sono anche carine) tra cui i miei fratelli (trovato uno per caso, abita a 300 metri da casa mia; dell'altro segnalato profilo ma non ancora rintracciato);
- tifosi della Zinella (sempre forza grande cuore giallo nero).

I prossimi tentativi saranno dedicati alla “disperata” ricerca di:
- Compagni d'arme del Genio Guastatori (no, non ho fatto la II guerra mondiale, ma la guerra fredda sì);
- Compagni di scuola elementare e medie (escludiamo quelli dell'asilo)
- Compagni di boy scout (non pentiti).

Dall'esito e dai frutti delle prossime ricerche dipenderanno (ovviamente) i responsi, anche se a prima vista mi sembra un ambiente abbastanza divertente, per niente apolitico, con qualche venatura di ironia, di marpionaggine strisciante (ma non appariscente od invadente), comunque molto giovane ed in cuimi sento immediatamente “fuori quota”.

Comunque, il risultato è raggiunto; sono Facebook. E chi mi ferma più? Prossima fermata; formare una rete di chi ha un cane che si chiama Fiona.

sabato 8 novembre 2008

Senatore a vita o senatore di morte?

Ecco, io che ho sempre pensato che sulla CASTA bisogna fare dei distinguo perchè il rischio di populismo e generalizzazione è sempre dietro l'angolo, beh...pensare che parte delle mie tasse servano a pagare il vitalizio del Presidente Emerito Francesco Cossiga (mica mi può querelare così) mi fa rabbrividire ed anche molto ARRABBIARE. Non erano leggende metropolitane quelle che circolavano sulle morti di Francesco Lorusso e Giorgiana Masi; Sud America e non Europa Occidentale. Nesuno condanna, si raccapriccia, vomita? nessuno capace di rimettere in discussione un pezzo di storia terribilmente vicino nei fatti, nelle persone che hanno sofferto, sono state prese in giro, si sono sentite combattute tra un senso dello stato ed un senso di ribellione; ed adesso viene fuori che quello "stato" era davvero quello di Cossiga scritto con la "K", quello della Polizia addestrata alla provocazione, delle P38 che spuntavano come funghi (ed ora si capisce perchè). Penso solo che avere avuto come presidente della Repubblica uno come questo signore sia una grande vergogna, e sia una vergogna ancora più grande adesso non avere il coraggio di chiedere conto delle sue parole FASCISTE, PIDUISTE, della sua spocchiosa impunità di come parla di UCCIDERE cittadini di questo stato, e di come usare queste morti.
Beh, la prima persona per la cui morte ho stappato una bottiglia di quelle buone, è stato Pinochet; direi che è il momento di mettere in fresco qualcosa di buono, ed aspettare che la natura faccia il suo corso. Senza provare nessuna vergogna.