sabato 8 novembre 2008

Senatore a vita o senatore di morte?

Ecco, io che ho sempre pensato che sulla CASTA bisogna fare dei distinguo perchè il rischio di populismo e generalizzazione è sempre dietro l'angolo, beh...pensare che parte delle mie tasse servano a pagare il vitalizio del Presidente Emerito Francesco Cossiga (mica mi può querelare così) mi fa rabbrividire ed anche molto ARRABBIARE. Non erano leggende metropolitane quelle che circolavano sulle morti di Francesco Lorusso e Giorgiana Masi; Sud America e non Europa Occidentale. Nesuno condanna, si raccapriccia, vomita? nessuno capace di rimettere in discussione un pezzo di storia terribilmente vicino nei fatti, nelle persone che hanno sofferto, sono state prese in giro, si sono sentite combattute tra un senso dello stato ed un senso di ribellione; ed adesso viene fuori che quello "stato" era davvero quello di Cossiga scritto con la "K", quello della Polizia addestrata alla provocazione, delle P38 che spuntavano come funghi (ed ora si capisce perchè). Penso solo che avere avuto come presidente della Repubblica uno come questo signore sia una grande vergogna, e sia una vergogna ancora più grande adesso non avere il coraggio di chiedere conto delle sue parole FASCISTE, PIDUISTE, della sua spocchiosa impunità di come parla di UCCIDERE cittadini di questo stato, e di come usare queste morti.
Beh, la prima persona per la cui morte ho stappato una bottiglia di quelle buone, è stato Pinochet; direi che è il momento di mettere in fresco qualcosa di buono, ed aspettare che la natura faccia il suo corso. Senza provare nessuna vergogna.

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