martedì 27 maggio 2008

Una strada a questo quì?

Scusate, mi sfuggono i meriti del signore a cui si vuole intitolare una strada di Roma. Però non conosco a memoria la lista dei vincitori dei premi nobel per la pace; magari, scorrendo la lista...

sabato 24 maggio 2008

Mi dispiace, ma io so' io e voi non siete un cazzo!

Ipocrisia dilagante.

Dove sono le piazze piene ad invocare giustizia? se t'accoppa uno con la testa rasata, figlio della Roma bene, poco ci manca che devi essergliene grato? non chiedi scusa perché gli hai ammaccato la mercedes del babbo? e la disperazione è disperazione, ma quella dei genitori dei due ragazzi è una disperazione per cui bisogna avere un poco più di rispetto. Perché è normale, andare al ristorante, riempire di botte la propria fidanzata (nell'indifferenza generale; fantastico, bell'ambientino, ma c'è da meravigliarsi? è il figlio dell'ingegnere, sai...), e poi, via, tre metri sopra il cielo!
Questo è il paese in cui, finalmente, è santificato il fatto che se leggi un libro sei un coglione; e bbbbasta con 'sti rompicoglioni di sinistra, 'sti intellettuali; ecco il mondo che ci piace, che vogliamo, mercedes, ristoranti, donne da picchiare, donne a cui piacciono uomini veri, duri della curva, semafori rossi a gogo...poi, ogni tanto un inghippo, di due ragazzi che in moto stanno al posto sbagliato nel momento sbagliato, che ci vuoi fare, succede...ma perché quando succede, questo timore (diciamo paura, va’) a dire alcune cose inconfutabili? A dire che certi ambienti e certe teste producono anche certe situazioni? Che se uno è violento dentro è violento fuori, poi dove è nato diventa un dettaglio geografico insignificante. È umiliante e vergognoso questo abbassare la testa, con rassegnazione; ed è indecoroso ed incivile nei confronti delle vittime vere (perché le vittime vere sono solo quelle innocenti, travolte e uccise, o picchiate selvaggiamente…).

Le “altre” vittime, mi fanno davvero meno pena; sono insensibile al richiamo del dolore di certe facce che ti spaccano la testa per un parcheggio e poi chiamano il babbo per consegnarsi alla polizia; ed alla fine succede che quelli da capire sono loro, per una “ragazzata” si sono rovinati la vita…e tutta la violenza gratuita di cui l’hanno impregnata? E tutta la violenza assecondata dalla famiglia e dall’ambiente in cui vivono, crescono? Tutto il disprezzo sociale portato a valore di differenza?

Modernità antica del Marchese del Grillo, e dello spirito immortale di Gioacchino Belli.

venerdì 23 maggio 2008

Sventoloni

Bene, grazie alla ampiezza di vedute del nostro movimento ecologista (che sorseggia Brunello esclusivamente su poltroncine in similpelle), invece dei ventoloni ci beccheremo il nucleare. Ordunque, io non è che sia a prescindere contro l'atomo; ma dare in mano al"ministro" Scajola tutta la faccenda, beh, qualche turbamento me lo provoca.
Certo, se sarà capace di stoccare le scorie come ha "stoccato" le prove delle "marachelle" di carabinieri e polizia al G8 di Genova, non possiamo che sperare in un futuro radi...oso!
Ecco l'uomo che ci porterà verso la modernità; mi devo essere perso qualcosa, ma nella splendida biografia qualche hacker beffardo ha cancellato qualsiasi riferimento ai fatti di Genova...

giovedì 8 maggio 2008

Senza parole

Dopo le parole di Fini e di molti deficienti nei blog, ho trovato belle e vere le parole di Giuseppe D'Avanzo su Repubblica. Siamo senza memoria, e senza memoria non esiste un futuro.