martedì 29 gennaio 2008

La casta inizia dal basso

Beppe Grillo me ne vorrà (no, non ne ha il tempo ed ha molte altre cose a cui pensare); ed anche se così fosse, potrebbe essere motivo d'orgoglio.
Facciamo uscire questa convinzione contro "la convenzione"; e cominciamo proprio dal titolo. Sì, ne sono profondamente convinto; la casta inizia dal basso. Inizia proprio dai comportamenti di tutti i giorni, da quelli più piccoli, a quelli più deleteri per il contesto sociale in cui viviamo. Inizia dal biglietto dell'autobus non pagato (perché è un diritto non pagarlo, no?), e continua con l'auto in doppia fila con il tagliando dell'invalido civile (che è quello della zia che vediamo tre volte all'anno...); non voglio fare l'elenco, ma credo sarebbe lungo ed assolutamente esaustivo dei comportamenti che contraddistinguono (in modi e con frequenze diverse) il nostro modo di vivere e di relazionarci con la società (che sono anche le altre persone, se ce ne fossimo dimenticati...).
Allora dico che preferisco il politico che gira con l'auto blu ma sa fare (e bene) il suo mestiere che è quello di amministrare la cosa pubblica, piuttosto di chi cavalca l'onda dell'antipolitica e gira in bici perché così fa "immagine", perché così sei "dalla parte della gente" (e si dimentica che fare politica è soprattutto "fare", ovviamente in senso positivo).
Delle volte ho come l'impressione che la nostra società si divida tra chi il SUV ce l'ha e chi lo vorrebbe avere; il resto, sembra terra di nessuno.
Dai, non andiamo a pescare nel barile dei valori, della solidarietà...ve li risparmio, non al terzo ma la primo sbadiglio; voliamo BASSI, estremamente BASSI.
Parliamo di maleducazione e della totale assenza di senso civico; dell'immagine del ciclista "assatanato" che sulla ciclabile investe te, il cane e la bambina (anche ad ordine invertito) perché sei sulla pista che è SUA, e quindi o ti togli o sono cazzi tuoi. Ad un personaggio del genere potete dare da guidare un monopattino o un jet che non cambia nulla, perchè la "testolina" rimane quella che è; ovvero, il nocciolo del problema.
Perchè da lì parte il concetto (e germina il seme) della casta; che è sopratutto prevaricazione dell'altro, dei suoi diritti, del suo essere persona. Da lì non si ragiona più, ma vale solo il concetto del "sono più ricco, più grosso, più prepotente" che continua con "ho più conoscenze, più potere, più intrallazzi". Chiarendo che intrallazzo è anche il cugino vigile che ti cancella la multa, e non solo l'assessore che ti fa vincere l'appalto; perché il segno è profondamente ed inconfondibilmente lo stesso.
Radicato in noi, molto profondamente.

sabato 26 gennaio 2008

prove di martirio

E così, il primo lo abbiamo già trovato.
Magicamente, lungo la strada che porta alle elezioni, ecco il primo martire farsi vanti pronto ad immolarsi al sacro volere ed alla volontà suprema del Capo (leggi "impresentabilità" del signore in questione).

Scommessina; se non fosse aria di elezioni anticipate, secondo voi l'Esimio Governatore della Regione Sicilia, si sarebbe dimesso? (pardon, immolato)...

Le quote raccolte saranno devolute ad opere di bene.

martedì 22 gennaio 2008

Il senso di una vita

In una giornata iniziata chiedendosi il "senso" (alzarsi? andare a lavorare? cercare idee? schivare improperi?), diventa quasi stridente chiudere lasciando parole sulla vita di una persona come Arrigo Boldrini; che di senso ne ha dato tanto, anche a vite di altre persone. Vita di tanti anni, di tanto vissuto. Chissà come era alla fine, Comandante; se c'era, tra tutto quello che ci circonda, qualcosa in cui ti ritrovavi, qualcosa che assomigliava ad una tua idea di mondo, nelle facce della gente che adesso vive nelle strade di questo paese, negli occhi e nelle tristezze di chi in fondo non sa che qui è stata guerra fatta da gente come te, e che forse avrebbe voluto fare altro, a quell'età.
Ti hanno detto in molti "grazie", in tutti questi anni? quando forse c'era da scuotere la testa, da chiedersi davvero perché questo paese è ancora così, perchè certe cose accadono davvero solo in Italia? Ti piaceva questo nome, Comandante, anche se la chiamavate così da tutte e due le parti? Sei riuscito a perdonare, tutto quello che hai visto? Ti sei perdonato, per tutto quello che hai fatto e non hai fatto? E' stato abbastanza, alla fine, il senso di una vita?
Fischia il vento, urla la bufera.
Tutto ti sia lieve, Comandante Bulow.

Se proprio ci tocca...

...bene, se è così che deve andare, ANDIAMO!!!
SENZA Papa, SENZA Binetti, SENZA Mastella, Grillo SOLO se la smette di fare Masaniello, SEMPRE CONTRO Berlusconi (e chi l'ha detto che la politica non si può fare "contro"? quella a favore, a che cosa ha portato?), CONTRO chi non vuole pagare le tasse, CONTRO chi non fa i contratti ai lavoratori, CONTRO chi non fa niente perchè non ci siano più morti sul lavoro, CONTRO chi si lamenta e basta, CONTRO chi la "casta" la alimenta tutti i giorni, con il suo modo di fare e di pensare, CONTRO i "radical chic" che vanno a vedere i poveri in Sud America e poi nel loro paese lavorano per fare tornare al governo l'esempio più empio di nazional-populismo.
Siamo davvero un paese che si sente rappresentato dalla "folla" (avrebbero potuto fare di meglio,non gli è venuta neppure troppo bene...) di piazza S.Pietro, dall'onda lunga di chi fra un poco chiederà la reintroduzione di Inquisizione e roghi?
E' davvero questo Presidente del Consiglio il male maggiore a cui imputare tutto quanto ci sta sommergendo?
Manina sul cuore, e chiedersi cosa facciamo tutti i giorni per fare sì che le cose vadano un poco meglio (rispetto degli altri, senso civile, evitare furberie al momento opportuno...).

venerdì 11 gennaio 2008

Per non dimenticare

Non riesco ad aggiungere molte parole, dopo diventa tutto banale e si inizia a provare vergogna.
Non è finito con l'incendio; lo strazio inizia ora, nei biglietti sulle lapidi, nelle foto dei visi giovani che sembrano immortali.
Non dimentichiamoli per favore.

Perché non succeda mai più.

domenica 6 gennaio 2008

Dedicato al "Mestiere di scrivere"

Alle illuminazioni, ai dubbi ed alle incertezze che Luisa Carrada esprime nel suo ultimo intervento dal titolo "Buoni propositi", mi permetto l'ardire di "dedicare" questo estratto dal " Dialogo dei massimi sistemi" di Galileo Galilei, in cui Sagredo elogia l'alfabeto come più grande invenzione umana:
"Ma sopra tutte le invenzioni stupende, qual eminenza di mente fu quella di colui che s'immaginò di trovar modo di comunicare i suoi più reconditi pensieri a qualsivoglia altri persona, benché distante per lunghissimo intervallo di luogo e di tempo? parlare con quelli che son nelle Indie, parlare con quelli che non sono ancor nati né saranno se non di qua a mille e dieci mila anni? e con quale facilità? con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta."

Una piccola occasione per un ringraziamento davvero non formale a Luisa.
Ed anche una piccola constatazione sulla modernità ed il profondo senso di innovazione di Galileo; chissà come sarebbe stato il suo blog!!!

venerdì 4 gennaio 2008

Perchè sia chiaro

Sto con gli operai che hanno gettato la corona giù dalle scale del sagrato della chiesa, durante i funerali di Giuseppe Demasi.

giovedì 3 gennaio 2008

Un pensiero agli "eroi"

Abbiamo già ricominciato a contare; non c'era dubbio che non ci saremo fermati a lungo. Contare non stanca; è che non serve a nulla. Giuseppe Demasi aveva 26 anni; declinare il verbo al passato è la vera tragedia. Serve a poco (ma lo facciamo, eccome se lo facciamo) raccogliere fondi per la famiglie; fa provare vergogna guardare le facce quasi orgogliose di donne poco più che adolescenti che parlano dei loro uomini che non ci sono più. In una intervista, una di loro ha detto di avere raccontato ai propri figli che il loro babbo era morto da eroe. Ha detto la verità, solo la verità. Questo è eroismo. Questo paese ha dato una medaglia al valore ad un "contractors" morto in Iraq (quali i valori in quel gesto, quale onore in quel mestiere? solo pietà per la condizione umana, profonda pietà per il gesto di morte e per quel corpo) e nessuno si interroga sul valore civile di non rientrare più a casa, a 26 anni, per 1.300 euro al mese, perchè muori bruciato, in uno dei modi più dolorosi ed atroci. Dai, basta con le petizioni, le raccolte di firme e gli appelli; facciamola finita con le catene di S.Antonio elettroniche.
Facciamo che sarebbe necessario solo il rispetto per questa gente, onesta, vera, profonda; per i loro valori, per le loro facce belle, per i loro sorrisi.
Facciamo che si dovrebbe iniziare a capire che non è sempre tutto uguale, che uno Stato vero i suoi figli li riconosce e li difende anche quando non escono dal confini, ma continuano a lavorarci tutti i giorni, in modi e luoghi di cui la maggior parte di noi ignora l'esistenza.
Facciamo che provare vergogna una volta sola non basta più; che non ci possono più raccontare che è scontato mettere "in conto" il morto tutte le volte che si apre un cantiere.
E facciamo che non tutte le morti sono uguali; almeno questo glielo dobbiamo a 7 uomini morti bruciati a Torino.
Morti da veri eroi.

mercoledì 2 gennaio 2008

Adesso Basta

Basta. Adesso basta davvero. Non è più solo questione di numeri, di voti, di maggioranza; è questione di civiltà, di rispetto, di tutela. Voglio gridare forte: SENATRICE BINETTI; SI DIMETTA! Basta con questa vergogna, con questa ipocrisia, con questo etichettare (teodom?) la reazione strisciante di queste persone. A sinistra di che, Senatrice Binetti? le persone come lei si fanno il segno della croce quando incontrano un mancino, tanto per essere sicure. Lei rappresenta la certezza che l'inquisizione è esistita davvero, lei ne è la reincarnazione! Voglio il nome di chi l'ha inserita nelle liste elettorali della coalizione di centro sinistra; voglio chiedere conto a lui di questo comportamento e delle conseguenze che sta avendo.
A non rivederla mai più nella stessa parte dello schieramento.