martedì 11 novembre 2008

A cosa serve Facebook ad un migrante digitale

Bene, lo so; tutto il mondo lo aspettava: ho fatto il mio esordio su Facebook. Da questo approccio con il “mondo nuovo”, sono scaturite alcune considerazioni.
Facebookserve a trovare le persone, e nello specifico:
- compagni di classe delle superiori (nessuno, ma dove sono finiti tutti i geometri?);
- ex fidanzate non rintracciabili nell'elenco telefonico (forse una);
- altre persone con il mio cognome (alcune sono anche carine) tra cui i miei fratelli (trovato uno per caso, abita a 300 metri da casa mia; dell'altro segnalato profilo ma non ancora rintracciato);
- tifosi della Zinella (sempre forza grande cuore giallo nero).

I prossimi tentativi saranno dedicati alla “disperata” ricerca di:
- Compagni d'arme del Genio Guastatori (no, non ho fatto la II guerra mondiale, ma la guerra fredda sì);
- Compagni di scuola elementare e medie (escludiamo quelli dell'asilo)
- Compagni di boy scout (non pentiti).

Dall'esito e dai frutti delle prossime ricerche dipenderanno (ovviamente) i responsi, anche se a prima vista mi sembra un ambiente abbastanza divertente, per niente apolitico, con qualche venatura di ironia, di marpionaggine strisciante (ma non appariscente od invadente), comunque molto giovane ed in cuimi sento immediatamente “fuori quota”.

Comunque, il risultato è raggiunto; sono Facebook. E chi mi ferma più? Prossima fermata; formare una rete di chi ha un cane che si chiama Fiona.

1 commento:

ME ha detto...

ciao, la citazione non è di Carrol. Ho solo fatto un'associazione di immagini perché Carrol è un giocoliere con le parole e la cosa mi affascina da sempre.
Purtroppo non so dirti la fonte esatta, è un detto orientale che mi riecheggia dentro e al momento del post mi è lampata in testa per storie personali ma non so da chi l'ho appreso.
ciao

Cercherò la fonte.